La Sedazione Profonda o l’Anestesia Generale sono delle tecniche anestesiologiche che consentono al paziente di dormire durante un intervento odontoiatrico o un altro trattamento chirurgico, in modo da non sentire alcun dolore e di non ricordare ciò che accade.

Pazienti per i quali è indispensabile l’anestesia generale

In odontoiatria, l’anestesia generale può essere utilizzata per una serie di pazienti che altrimenti non potrebbero ricevere le cure dentali con le procedure tradizionali.

Questi pazienti presentano:

  • Patologie sistemiche che rendono difficile o pericoloso il trattamento odontoiatrico con la semplice anestesia locale: in questi casi, la sedazione profonda o l’anestesia generale può essere la scelta più sicura per il paziente.
  • Pazienti con disabilità fisiche o psichiche che rendono impossibile la collaborazione con il dentista: in questi casi, la sedazione profonda o l’anestesia generale sono le uniche soluzioni per garantire l’accesso alle cure odontoiatriche.

Pazienti che richiedono terapie odontoiatriche complesse e/o prolungate

I pazienti che richiedono terapie odontoiatriche complesse e/o prolungate possono avere difficoltà a tollerare il dolore e l’ansia associati ad un trattamento lungo e complesso. In questi casi, la sedazione profonda e l’anestesia totale sono necessarie per garantire la compliance del paziente e ridurre al minimo lo stress e l’ansia.

Tra i pazienti che possono richiedere l’intervento anestesiologico per le cure dentali complesse e/o prolungate, si possono citare:

  • Pazienti che richiedono la rimozione di più denti: la rimozione di più denti può essere un intervento doloroso e stressante, che può richiedere l’anestesista per garantire la compliance del paziente.
  • Pazienti che richiedono la ricostruzione di intere arcate dentali: la ricostruzione di intere arcate dentali sono interventi complessi e prolungati, che possono richiedere la sedazione profonda o un’anestesia totale per ridurre al minimo lo stress e l’ansia del paziente.
  • Pazienti che richiedono interventi di chirurgia maxillofacciale: gli interventi di chirurgia maxillofacciale sono interventi complessi e prolungati, che richiedono un’anestesia totale per garantire la sicurezza del paziente.

Pazienti con patologie sistemiche

Alcuni pazienti con patologie sistemiche possono presentare un aumento del rischio di complicanze durante il trattamento odontoiatrico in semplice anestesia locale. In questi casi, l’anestesia totale può essere la scelta più sicura per i pazienti.

Tra le patologie sistemiche che possono richiedere l’anestesia totale per le cure dentali, si possono citare:

  • Patologie cardiache: i pazienti con patologie cardiache possono presentare un aumento del rischio di complicanze cardiovascolar (tachicardia,picchi ipertensivi) durante il trattamento odontoiatrico
  • Patologie respiratorie: i pazienti con patologie respiratorie possono presentare un aumento del rischio di complicanze respiratorie senza il supporto anestesiologico
  • Patologie neurologiche: i pazienti con patologie neurologiche possono presentare complicanze neurologiche durante il trattamento. Esempio classico sono le crisi epilettiche.

Pazienti con disabilità fisiche o psichiche

I pazienti con disabilità fisiche o psichiche presentano difficoltà a collaborare con il dentista, rendendo impossibile o pericoloso il trattamento odontoiatrico in sedazione cosciente. In questi casi, il supporto anestesiologico rappresenta l’unica soluzione per garantire l’accesso alle cure odontoiatriche.

Per un approfondimento vedi qui: https://www.dentista-per-disabili.it/

Tra i pazienti con disabilità fisiche o psichiche che possono richiedere l’anestesia totale per le cure dentali, si possono citare:

  • Pazienti con disabilità motorie che limitano la mobilità della testa e del collo: questi pazienti possono avere difficoltà a mantenere la posizione corretta durante il trattamento odontoiatrico.
  • Pazienti con disabilità cognitive che limitano la comprensione e la compliance: questi pazienti hanno difficoltà a seguire le istruzioni del dentista e a mantenere la calma durante il trattamento odontoiatrico.
  • Pazienti con disabilità comportamentali che rendono difficile la collaborazione: questi pazienti possono avere comportamenti aggressivi o autolesionistici che rendono impossibile il trattamento odontoiatrico in anestesia locale o in sedazione cosciente.

Come viene effettuato l’intervento anestesiologico in odontoiatria.

Si prevedono una serie di fasi, che sono le seguenti:

  1. Visita pre-operatoria: il paziente viene visitato dall’anestesista per valutare il suo stato di salute generale e per individuare eventuali fattori di rischio. La visita pre-operatoria è una fase fondamentale per la sicurezza del paziente. Durante la visita, l’anestesista raccoglie informazioni sulla storia clinica del paziente, sulle sue condizioni di salute generale e sui farmaci che assume.

L’anestesista valuta il tutto in collaborazione con l’odontoiatra.

  1. Preparazione del paziente per l’intervento

Può bere piccoli sorsi d’acqua fino ad 1 h prima Può mangiare 3 h prima un pasto molto leggero. Deve eseguire la profilassi antibiotica pre-operatoria. Dopo aver firmato il consenso informato, chirurgico e anestesiologico, il paziente viene preparato all’intervento.

  1. Induzione dell’anestesia: la sedazione profonda o l’anestesia generale vengono indotte attraverso la somministrazione di farmaci per via endovenosa.

I farmaci utilizzati per indurre l’anestesia generale hanno un effetto sedativo e analgesico, che induce il paziente in uno stato di incoscienza.

Se necessario il paziente (quando non collaborante) viene sedato con una pre-anestesia per via intramuscolare che indurrà uno stato di sonnolenza e di parziale immobilità che permetterà l’incannulamento venosa e la successiva somministrazione di farmaci.

  1. Mantenimento dell’anestesia: l’anestesia viene mantenuta attraverso la somministrazione continua di farmaci tranquillanti, ipnotici e analgesici.
  2. Risveglio dal paziente: il paziente viene risvegliato dall’anestesia e monitorato per il ritorno alla normale funzione respiratoria, cardiovascolare e di coscienza.