Concetto di “resilienza clinica” e di odontoiatria confortevole

Un nuovo gruppo di pazienti con bisogni speciali, che rientrano nella categoria dei pazienti collaboranti e autonomi, sono i soggetti che non hanno una determinata vulnerabilità sanitaria, ma che possono presentare una scarsa “resilienza” clinica.

Questi pazienti sono soggetti con rischio anestesiologico ASA 1 (condizioni generali buone, in assenza di patologie) e con un’indicazione clinica relativa all’uso della sedazione endovenosa profonda in respiro spontaneo. Sono soggetti sani, che hanno una scarsa compliance e una certa intolleranza alla sofferenza anche minima e che hanno le seguenti aspettative, soprattutto in caso di trattamenti intensi, lunghi e complessi:

  • Comfort totale
  • Assenza totale di stress, ansia e dolore
  • Rapidità del trattamento

Tipicamente non accettano la sedazione cosciente perché vogliono addormentarsi con un bisogno e risvegliarsi con tale bisogno soddisfatto. Vogliono dormire.

Questa è la nuova frontiera dell’odontoiatria speciale: un’ampia estensione della cura dentale con tempi e modi diversi da quelli di routine.

Una nuova scelta terapeutica, che ha sicuramente costi maggiori, ma che può essere svolta in maniera minimamente invasiva e in piena sicurezza per la persona, a condizione che sia praticata da un’équipe altamente specializzata in un setting adeguato.

E’ possibile quindi prendersi cura di denti e gengive, in situazioni cliniche di bassa/media/elevata intensità, in un nuovo modo, alternativo, innovativo e sicuro, che ha la prerogativa della massima comodità per il paziente.