Prima di parlare di sedazione tentiamo di dare una breve definizione dei pazienti “Special Needs”.

I pazienti “Special Needs” sono individui che richiedono attenzione e cure speciali a causa della loro disabilità fisicamentale o cognitiva.

Queste persone possono avere una vasta gamma di bisogni medici specialistici, che possono includere condizioni come l’Autismola Sindrome di DownEsiti di Paralisi Cerebralela Cecitàla Sorditàdisturbi dell’attenzione e iperattività (ADHD) o malattie croniche come il Parkinson o l’Alzheimer.

I pazienti con bisogni speciali richiedono spesso un’attenzione personalizzata e un trattamento adeguato al fine di garantire la loro salute, benessere e inclusione nella società, senza farli sentire in difetto.

I medici e i “cargiver” possono lavorare in modo collaborativo per fornire cure integrate e un supporto adeguato al fine di migliorare la qualità della loro vita.

Per maggiori informazioni sulla gestione collaborativa del paziente “Special Needs”: https://www.augustoamato.it/anestesista-per-odontoiatria-collaborazione-fra-professionisti/

L’importanza delle procedure e dell’equipe operatoria.

La scelta dell’anestesia in odontoiatria per i pazienti con bisogni speciali dipende da numerosi e diversi fattori, tra i quali la loro condizione medicala gravità della disabilità, le necessità specifiche del trattamento e la loro capacità di collaborare durante il procedimento.

È importante coinvolgere un team multidisciplinare, composto da anestesisti, odontoiatri, assistenti alla poltrona preparati e (se necessario) consulenti in campo pediatrico o di disabilità, per determinare

l’approccio più adatto ed efficace.

Di seguito si riportano alcuni punti chiave da considerare nella scelta dell’anestesia per i pazienti con bisogni speciali:

  1. Valutazione pre-operatoria: Una valutazione completa della salute del paziente, comprese le sue condizioni mediche, le terapie farmacologiche in corso e le possibili interazioni con l’anestesia, è fondamentale per determinare il tipo di anestesia più appropriato.
  2. Collaborazione e comunicazione: i pazienti con bisogni speciali non sono in grado di collaborare e comunicare in maniera efficace. Pertanto non è assolutamente possibile considerare l’utilizzo della sedazione cosciente in associazione all’anestesia locale, che consentirebbe al paziente di rimanere vigile e consapevole durante il trattamento.

Pertanto la tecnica scelta in questi casi è nella maggior parte dei casi la Sedazione Profonda in respirazione spontanea oppure  l’Anestesia generale con intubazione.

  1. Sedazione Profonda: comporta la somministrazione di farmaci che inducono un sonno profondo, permettendo l’esecuzione dell’intervento odontoiatrico e allo stesso tempo permettendo a al paziente di non avvertire dolore o ricordi durante il trattamento.

Modalità di somministrazione: La via di somministrazione dell’anestesia dipende dalla procedura e dalle esigenze del paziente.

È normalmente somministrata per via endovenosa, in quanto la via inalatoria oltre ad essere inadeguata per la massima parte di questi pazienti,è oltretutto dannosa a lungo termine per il personale sanitario che respira il protossido di azoto per lunghi periodi di tempo.

Monitoraggio costante: Durante l’anestesia, è essenziale un monitoraggio continuo dei parametri vitali del paziente, come il monitoraggio Elettrocardiografico, la Pressione Arteriosa, la Frequenza Cardiaca, la Saturazione di Ossigeno. Ciò consente di rilevare eventuali complicazioni o cambiamenti nella condizione del paziente.

La scelta dell’anestesia adatta ai pazienti con bisogni speciali richiede un approccio individualizzato e il coinvolgimento di specialisti esperti. La sicurezza del paziente deve essere la priorità principale, garantendo un’adeguata gestione del dolore e un’esperienza il meno stressante possibile.

Scopri di più sul ruolo dell’anestesista: https://www.augustoamato.it/autismo-e-cure-dentali-il-ruolo-dellanestesista/

In cosa consiste l’approccio individualizzato?

L’approccio individualizzato si riferisce alla personalizzazione delle cure e dei trattamenti in base alle specifiche esigenze, stato di salute, tipo di disabilità e condizioni di ciascun paziente. Nell’ambito dei pazienti con bisogni speciali, l’approccio individualizzato tiene conto delle loro disabilità, delle capacità funzionali, delle condizioni mediche ed in alcuni casi delle preferenze personali.

Vediamo ora alcuni aspetti che vengono considerati nell’approccio individualizzato:

  1. Valutazione completa: Si effettua una valutazione completa delle condizioni mediche e delle disabilità del paziente. Questa valutazione può coinvolgere vari professionisti sanitari, come medici, infermieri, terapisti occupazionali, fisioterapisti e consulenti specializzati, caregivers.
  2. Comunicazione e coinvolgimento: Si stabilisce una comunicazione efficace con i caregivers di questi pazienti, per comprendere le sue preferenze, i suoi livelli di comfort e le sue capacità di partecipazione al processo decisionale.
  3. Pianificazione personalizzata: Si sviluppa un piano di cura personalizzato, che tenga conto delle esigenze specifiche del paziente. Questo include l’utilizzo di farmaci o dosaggi specifici per le sue condizioni, e l’inclusione di supporti o ausili speciali per facilitare il trattamento come l’utilizzo di oggetti transizionali.
  4. Collaborazione multidisciplinare: Si coinvolgono diversi professionisti sanitari e consulenti specializzati per garantire un approccio olistico e integrato. Questo può includere specialisti in anestesia, pediatria, odontoiatria, neurologia o altre discipline pertinenti per fornire una visione completa delle necessità del paziente.
  5. Monitoraggio e follow-up: Si monitorano attentamente i risultati del trattamento e si effettuano follow-up regolari per apportare eventuali modifiche o adeguamenti necessari. L’approccio individualizzato è dinamico e si adatta alle esigenze mutevoli del paziente nel tempo e permette di garantire una cura personalizzata e di alta qualità che risponda alle specifiche esigenze dei pazienti con bisogni speciali.

Gli studi odontoiatrici dovrebbero considerare di includere anestesisti nelle loro equipe per diverse ragioni:

Gestione delle complicazioni

  1. Durante i trattamenti odontoiatrici, possono verificarsi complicazioni inaspettate, come reazioni allergichecrisi convulsiveproblemi respiratori.

I medici specialisti in Anestesia e Rianimazione sono addestrati per gestire queste situazioni di emergenza e possono intervenire rapidamente per garantire la sicurezza del paziente.

Pazienti con bisogni speciali

  1. Gli studi odontoiatrici spesso trattano pazienti con bisogni speciali, come bambini piccolipazienti con disabilità fisiche cognitive pazienti con ansia o paura estrema. Gli anestesisti sono in grado di fornire l’anestesia adeguata per garantire un trattamento senza stress per questi pazienti, contribuendo a creare un ambiente sicuro e confortevole.

Procedure odontoiatriche complesse o invasive

  1. Alcuni trattamenti odontoiatrici possono richiedere procedure complesse o invasive, come l’estrazione dei denti del giudizio o gli impianti dentali. Gli anestesisti specializzati possono realizzare la sedazione profonda o l’anestesia generale necessaria per garantire il comfort del paziente durante queste procedure più complesse.

Monitoraggio dei parametri vitali

  1. Durante l’anestesia, è fondamentale monitorare attentamente i parametri vitali del paziente, come la Pressione Arteriosa, la Frequenza Cardiaca, il monitoraggio Elettrocardiografico, la Saturazione di Ossigeno e la Ventilazione. Gli anestesisti sono addestrati per utilizzare e interpretare i dispositivi di monitoraggio e possono rilevare tempestivamente eventuali variazioni o segni di complicazioni ed iniettare farmaci per affrontare qualsiasi tipo di complicanza clinica.

Riduzione dell’ansia e del dolore

  1. Gli anestesisti possono utilizzare diverse tecniche di anestesia, dalla sedazione cosciente per i casi più lievi alla sedazione profonda, molto più adatta per i pazienti con bisogni speciali.

Collaborazione interdisciplinare

  1. Gli anestesisti possono collaborare con il team odontoiatrico per sviluppare piani di trattamento personalizzati e ottimizzare i risultati per i pazienti. La loro esperienza nell’anestesia e nel controllo del dolore contribuisce a garantire un trattamento sicuro, efficace e confortevole sia nel periodo intra- che post-operatorio.

L’inclusione di anestesisti nelle equipe degli studi odontoiatrici apporta competenze specifiche per la gestione delle complicazioni, il trattamento di pazienti con bisogni speciali, l’esecuzione di procedure complesse, il monitoraggio dei parametri vitali, la riduzione di ansia e dolore, nonché una collaborazione interdisciplinare più completa.

Ciò promuove un ambiente di cura sicuro ed efficace, garantendo il benessere dei pazienti durante i trattamenti odontoiatrici.

Scegli un contatto diretto con il dott. Augusto Amato per una collaborazione: